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Mi dissero: “E’ tutto normale, non puoi farci niente”

Avevo quattordici anni e non capivo. Sembrava avessi la febbre, ma la temperatura non saliva. Ero debole, stanca non riuscivo a concentrarmi nello studio e piangevo. Cercavo di riposare e di leggere un romanzo per distrarmi, ma le braccia, pur stando sdraiata, cedevano. Il primo suggerimento arrivò da mia madre. Lei fece caso che, dopo qualche giorno di questo malessere, mi arrivava il ciclo. Ne parlai allora col medico di base: – E’ tutto normale, non puoi farci niente – furono le sue lapidarie parole. Col passare del tempo i sintomi sono aumentati e peggiorati fino al punto di essere così debole da sentirmi morire. In quei momenti interminabili il mio corpo sembra attratto dalla forza di gravità, mi sembra di sprofondare inghiottita dalla terra. E’ difficile da spiegare a parole quello che provo: i miei sensi sono completamente alterati, provo un malessere generale, le forze mi abbandonano, ho dolori alle ossa, perfino ai denti fino ad addormentarmi di un sonno strano, disturbato e profondo. Nessun medico mi ha aiutata, nessuno mi ha fornito una diagnosi né, men che meno, una cura. Fino a quando, circa cinque anni fa, ho raggiunto il culmine dei miei disturbi: il ciclo arrivava ogni 15 giorni e io non avevo tregua, ero uno zombie. Il ginecologo mi disse che il problema dell’irregolarità temporanea del ciclo era dovuto ad un follicolo inesploso e, per farlo riassorbire, mi consigliò la pillola anticoncezionale. I primi tre giorni di assunzione ho avvertito un drastico peggioramento dei sintomi: stavo talmente male da desiderare la morte. Per fortuna ho resistito ed è avvenuto il miracolo: tutti i sintomi sono spariti! Ho ripreso finalmente in mano la mia vita.

Tiziana – 42 anni (Bari)

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